In genere non do peso alle recensioni sui miei libri, a meno che non siano i giudizi
delle persone che tengo in grande considerazione perché so che sono realmente
critiche e costruttive.
Lascio che i lettori, anche i più
velenosi, esprimano in pace la loro opinione e vado avanti a scrivere.
A volte però succede che ci sono
recensioni davvero strane, alle quali non riesco a fare a meno di pensare.
Una di queste la voglio condividere con
voi.
Riguarda il mio libro Un’estate magica,
un trittico di racconti LGBT che hanno per tema l’amore e l’estate.
Una lettrice, su un social network
piuttosto famoso, ha commentato qualche tempo fa il libro dicendo “ha la tipica
copertina anni 90”.
Non ho saputo interpretare il senso di
questa frase.
Era un complimento? Chi lo sa, ma non è questo
l’importante.
La domanda che mi tormenta è: le
copertine dei libri sono come i vestiti, cambiano ogni decennio?
Siccome siamo nel 2020 devo fare copertine da 2020, ma che significa?
Personalmente non so che dire.
8 commenti:
E poi boh dice tutto, anche io sono perplessa.
Certo che troppa gente si fa condizionare dalle copertine!
Baci.
Francamente io le recensioni le leggo e le dimentico subito dopo.
Chi ti elogia spesso lo fa aspettando qualcosa in cambio, chi ti critica lo fa per invidia o per il gusto di abbatterti. Mai ho ricevuto una critica costruttiva in una recensione.
Baci.
La prima volta che hanno espresso un giudizio su una delle copertine dei miei libri ho passato esattamente 15 secondi a chiedermi l'utilità del giudizio.
Poi ho lasciato perdere.
Ti abbraccio.
Ma te li ricordi i commenti sulle copertine della dilogia della Fenice?
Ecco, ho detto tutto.
C'è gente scema in giro.
Baci.
@Sugar Free
Il bello è che non ho ancora capito se poi questa persona ha letto il libro oppure no!
Baci.
@Francesco Abate
Io le ho ricevute dalla mia compagna, dai miei familiari e da pochissime autrici amiche.
Il resto è proprio come dici tu.
Baci.
@Francesca A. Vanni
La prossima volta farò come te.
Baci.
@Lucrezia Ruggeri
Me li ricordo eccome!
Lasciamo perdere e andiamo avanti, è meglio.
Baci.
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