Buongiorno amici!
Ritorna la rubrica Tre blog per una serie, che condivido con le mie amiche e scrittrici Ilaria Vecchietti e Lucrezia Ruggeri e che va (più o meno) a cadenza mensile.
Ritorna la rubrica Tre blog per una serie, che condivido con le mie amiche e scrittrici Ilaria Vecchietti e Lucrezia Ruggeri e che va (più o meno) a cadenza mensile.
La serie che abbiamo scelto è una delle più famose degli anni Ottanta, con cinque stagioni e un cast memorabile.
È l’A-Team, che racconta le avventure di Hannibal Smith, P.E. Baracus, Sberla e Murdock: quattro membri delle forze speciali che in Vietnam vengono accusati ingiustamente e condannati all’ergastolo da un tribunale militare, ma che riescono a evadere e diventano dei paladini della giustizia pronti ad aiutare i più bisognosi.
Il titolo della serie, come ho scoperto, deriva dal nome degli A-Teams, squadre delle forze speciali statunitensi che vengono ingaggiate per missioni al limite della follia.
E ora, sotto con le domande!
Qual è il tuo personaggio preferito?
Murdock, senza dubbio.
Anche gli altri sono bravissimi, ma la “follia” (perché Murdock non è matto), la sua creatività, i soi bisticci con P.E., il suo modo speciale di vedere il mondo lo hanno reso in assoluto il mio personaggio preferito.
Ti sembra che il tema della guerra del Vietnam e delle sue conseguenze sia stato ben trattato?
Sì, le puntate hanno tanti riferimenti e ci sono dei flashback.
Si capisce bene che cosa è successo.
Cosa ne pensi del film con Liam Neeson, che racconta come è nato l'A-Team?
L’ho trovato molto divertente e gli attori che hanno interpretato i protagonisti non hanno per niente sminuito i loro ruoli.
Credo che il film sia stato un bell’omaggio alla serie tv.